martedì 15 ottobre 2013

Quattro chiacchiere tra amici

Tempo fa ho scritto un libro. Non propriamente un bestseller, piuttosto una spero dettagliata ricostruzione di una parentesi storica del 1600 austriaco. In sintesi, si parla di come i gesuiti si siano inseriti nel territorio tra Friuli, Carinzia e Slovenia. I gesuiti sono un ordine religioso molto singolare, oggi si cerca di conoscerli meglio perché il papa attuale è uno di loro. Io li studio da ormai dieci anni. È parte integrante del mio lavoro, mettere per iscritto quello che studio. Certo non posso sperare nel successo commerciale. Del libro ho fatto un paio di presentazioni, poi una terza. Di questa ho voglia di scrivere. Mi hanno chiesto dal mio comune di origine, Sagrado, di raccontare le mie ricerche in una serata da organizzare. Bella idea, e mi sono messo a pensare. Volevo tentare di fare qualcosa di piacevole, il più lontano possibile dal noioso. Allora ho provato a coinvolgere Marco, amico di vecchia data, oggi giornalista. Coinvolto. E abbiamo provato a concretizzare l'idea di una chiacchierata tra storia e attualità. Ci siamo detti che la cosa migliore era seguire un canovaccio condiviso e lasciare spazio all'improvvisazione e alle suggestioni del momento. 
Il titolo metteva insieme quello del libro (Dentro e fuori le aule) e di tutto un po' (I gesuiti a Gorizia e nel mondo, dal 1600 ai giorni nostri, o qualcosa di simile). 
Sabato scorso, dopo tanti incroci d'agenda, ci siamo trovati a Sagrado ed è stata una gran bella serata. La saletta piena di gente, persone in piedi, tanti amici che non vedevo da tempo, facce interessate, incuriosite, divertite. Marco e io sapevamo di avere una certa sintonia, il tempo non l'ha intaccata. Ci siamo divertiti facendo il nostro mestiere: un vero lusso. Credetemi: cercare di capire il passato non è tempo perso. Studiare non lo è mai. 
Dal mio attuale direttore ho imparato molte cose, una fondamentale - rubo le sue parole - è che uno storico che riesca ad avere anche una parte pubblica, comunicativa, nella sua professione aggiunge sale al piatto delle sue ricerche. Cerchiamo di uscire dagli archivi, altrimenti rischiamo di ammuffire!  
Eccoci, Marco e Caio in un brainstorming veloce prima della chiacchierata.


Un grosso grazie a chi c'era e a chi ci sarebbe stato volentieri ma non ci è riuscito. 
Grazie a Barbara che ha avuto l'idea. Il comune di Sagrado è l'unico posto che non mi ha mai messo in difficoltà per le elezioni. 
Grazie a Marco che, come sempre, è stato super.


E siccome ero a Sagrado, il giorno dopo ho realizzato un progetto di corsa che bolliva in pentola da un po'. Chi mi conosce su Facebook già sa cosa intendo, per gli altri... C'è il prossimo post! 

4 commenti:

  1. complimenti Caio! il ritorno vivo e palpabile del tuo lavoro: queste sono soddisfazioni ... e aspetto il prossimo post ;)

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    1. Grazie Vale, sono contento di aver trasmesso il mio entusiasmo

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  2. Chissà che tensione prima! Non è mai facile essere profeta in patria, ma vista la sala colma ci sei riuscito egregiamente.. Bravo e complimenti per il tuo lavoro

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    1. In realtà, Fausto, la soddisfazione di essere lì ha superato la tensione. Grazie mille, sono fortunato a fare il lavoro che sognavo di fare.

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